lunedì 8 luglio 2013

Cappuccetto Verdina

Le mille e una zucchina non solo da mangiare ma anche da scrivere.
Giusto per passare il tempo oggi si doveva inventare una storia, o meglio una favola.
E quindi l'esercizio era di utilizzare come base la storia di cappuccetto rosso e trasformare la povera bambina in una zucchina.
Ecco cosa è uscito.

Nota della mamma: la storia l'ha scritta Margherita tutta da sola e il disegno è opera di Iris. Io non ho fatto proprio nulla se non cucinare le zucchine.

CAPPUCCETTO VERDINA
C' era  una volta una zucchina di nome Cappuccetto Verdina.
Un giorno la mamma zucchina disse:
<<La nonna zucchina sta male le puoi portare questo cesto con dentro una focaccia di carote, una torta di carote e un succo di carote.>>
<<Si certo.>>rispose Cappuccetto Verdina.
La mamma ribatte:
<<Non prendere il sentiero del bosco perché lì, vive il lupo cavolo.>>
Ma Cappuccetto Verdina non ascoltò la mamma zucchina e allora andò nel sentiero del bosco.
Cappuccetto Verdina avvistò dei bellissimi fiori e li volle raccogliere per la nonna zucchina.
Poi riprese il cammino verso l'orto della nonna.
Ad un tratto si mise a cantate e… saltò fuori il lupo cavolo che era goloso di zucchine.
<<Ciao -disse il lupo cavolo- dove sai andando?>>
Cappuccetto Verdina disse:
<<So andando dalla nonna.>>
<<Io la conosco bene - disse il lupo cavolo-facciamo una gara chi arriva prima dalla nonna?>>
<<Si certo >>rispose Cappuccetto Verdina
Il lupo disse:
<<Quella là è la strada più corta!!!!!!>>
Incominciò la gara, il lupo cavolo aveva imbrogliato Cappuccetto Verdina. Il lupo arrivò alla casa della nonna zucchina e bussò
<<Chi è>> disse la nonna
<<Sono io la tua nipotina>>
<<Entra pure nipotina>>
Il lupo cavolo entrò e ha aveva dato una un assonante, nascose la nonna zucchina.
Poi prese la cuffia, gli occhiali della nonna e si infilò nel letto.
Poi arrivò Cappuccetto e quando entrò disse:
<<Nonna sei molto strana???>>
<<È l'influenza che mi fa cambiare .>>
Il lupo cavolo disse:
<<Vuoi una tazza di tè????>>
<<Si!>>
Il lupo cavolo nel tè mise un assonante, Cappuccetto quando lo bevve crollò a terra.

Di lì passava il macellaio trombetta che sentì russare nella casetta della nonna zucchina.
Lui entrò e vide la nonna, la sua nipotina e li versò l’acqua gelida sulla faccia e si svegliarono.
Poi presero l’assonante, che l’hanno dato al lupo cavolo. E li tagliarono la radice (il cuore).
Quando il lupo cavolo si svegliò lui ebbe sete e andò in bagno per bere ma non riuscì e cadde nel wc. Il macellaio andò a tirare lo sciacquone e il lupo cavolo non si era visto mai più, perché era morto annegato e morto senza radici.
Il giorno dopo gli abitanti festeggiano la scomparsa del lupo.
E VISSERO TUTTI FELICI E CONTENTI.



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